VERGINE DEL SILENZIO: OK VATICANO AL FORMULARIO DELLA MESSA VOTIVA

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Lo ha comunicato la congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti al vescovo di Avezzano. Il progetto promosso dal frate cappuccino Emiliano Antenucci da tempo in contatto con il Papa

La Santa Sede ha approvato il formulario di Messa votiva per il neonato santuario della Vergine del Silenzio promosso in Abruzzo dal frate cappuccino Emiliano Antenucci. Il religioso, poco più che quarantenne, è devoto da tempo di questa Madonna. L’icona originale è custodita nel convento di Guardiagrele, in provincia di Chieti: Maria ha un dito sulla bocca, come invitasse a star zitti, e con l’altra mano invita chi guarda l’immagine a fermarsi. Quando il frate la vide la prima volta rimase colpito. Col tempo ha iniziato ad organizzare ritiri spirituali incentrati sul silenzio, «microscopio dell’anima», come ha avuto a definirla, che «ti fa vedere cose che prima non vedevi».

A un certo punto, è entrato in scena il Papa. Fra Antenucci nel 2015 gli ha recapitato una copia dell’icona, «e lui – ha racconta il religioso a Maria con te – era rimasto così colpito che aveva voluto collocarla tra i due ascensori del palazzo apostolico di San Damaso, dove riceve politici ed ecclesiastici. Pochi giorni dopo averla ricevuta aveva benedetto l’icona con questa intenzione: “Che la Vergine Maria interceda presso il Signore perché tutti quelli che entrano nel palazzo possano sempre avere le parole giuste”». Nel 2016, fra Antenucci incontrò il Papa di persona, a margine di un’udienza generale: «Avevo l’icona della Vergine del Silenzio con me e il Papa ha voluto firmarla, scrivendo sul retro un suo messaggio: “Non sparlare degli altri!!”, con due punti esclamativi e la sua firma». Nel corso del tempo, poi, il Papa ha invitato una sua nota autografa ai partecipanti ai ritiri silenziosi del cappuccino ed ha dato il suo sostegno al progetto – come scrisse in una nota al provinciale dei cappuccini d’Abruzzo – di «trovare un posto, una Chiesa, dove si possa dare culto pubblico alla Madonna del Silenzio».

«Penso a quante volte la Vergine Maria ha taciuto», sono le parole di Francesco riportate nel decreto, «quante volte non ha detto quello che sentiva per custodire il mistero del rapporto con suo Figlio. Ma voi pregate la Madonna del Silenzio? Il silenzio non si riduce all’assenza di parole, bensì nel disporsi ad altre voci: quella del nostro cuore e, soprattutto, la voce dello Spirito Santo». Con decreto del vescovo di Avezzano, quest’anno, è stata individuata la Chiesa di San Francesco di Avezzano, luogo di culto, di proprietà dei Frati minori cappuccini d’Abruzzo, che era in disuso da anni.

E ora arriva l’autorizzazione vaticana per il formulario di messa votiva del santuario della Beata Vergine Maria del Silenzio in San Francesco. L’approvazione è stata concessa dal cardinale Robert Sarah, prefetto della congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti. In una lettera firmata lo scorso primo novembre a mons. Pietro Santoro, vescovo di Avezzano, mons. Arthur Roche, arcivescovo segretario dello stesso dicastero vaticano, spiega che la facoltà di utilizzare questo formulario, nei tempi liturgici ordinari, «è limitata ai sacerdoti pellegrini e alla messa celebrata per un gruppo di pellegrini».

Nell’esemplare dei testi approvati in lingua italiana allegato alla missiva vaticana la Vergine del Silenzio è inclusa nei vari passaggi della Messa. L’invocazione della colletta recita: «O Dio, di infinita bontà, che nella Vergine di Nazareth, donna del silenzio e dell’ascolto, hai preparato una degna dimora per il tuo Verbo, con la forza del tuo Spirito fa’ che noi pure diventiamo luogo santo in cui la tua Parola di salvezza oggi si compie. Per il Nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli». Nel prefazio la Vergine del silenzio medita i misteri del Figlio: «E’ lei la Vergine in ascolto, che accoglie lieta le tue parole, e nel silenzio medita nel suo cuore»… Questa l’invocazione dopo la comunione: «Signore, Dio nostro, che ci hai nutriti con il corpo e il sangue del tuo Figlio, concedi anche a noi, per intercessione della beata Vergine Maria, il dono della preghiera incessante e del silenzio, perché tutto il nostro vivere quotidiano sia trasfigurato dalla presenza del tuo Santo Spirito». Al momento delle letture, i brani del Vangelo indicati sono due: il Vangelo secondo Luca 2, 16-21 («Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore») e il Vangelo di Luca  8,19-21: « andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.  Gli fecero sapere: “Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti”. Ma egli rispose loro: “Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”».