Vi parteciperanno un migliaio di esperti provenienti dai cinque continenti, con il Brasile come nazione più rappresentata, seguito da Messico, Italia, Polonia e Filippine. Inoltre, saranno presenti sacerdoti, consacrati e laici provenienti da Islanda, Burundi, El Salvador, Cina, Guatemala, Moldavia, Russia, Ucraina e da oltre sessanta Paesi.
Il convegno internazionale, rivolto ai referenti diocesani, regionali, nazionali per la formazione permanente dei sacerdoti, esperti e interessati a tale ambito, che al termine dei lavori riceveranno un attestato di partecipazione, si propone di avviare un processo condiviso con tutte le Chiese locali teso a rafforzare la formazione permanente e l’accompagnamento dei sacerdoti.
Punto di partenza sono i risultati di un sondaggio inviato a tutte le Conferenze episcopali nei mesi scorsi e i contributi dei partecipanti prima e durante il convegno, sullo sfondo della rfis Il dono della vocazione presbiterale, il documento base sulla formazione sacerdotale del 2016. La metodologia individuata prevede che ciascuna delle tematiche prenda l’avvio con due o tre brevi relazioni a cui seguiranno la comunicazione di buone pratiche e lo scambio in circoli minori per lingue. Con questa modalità laboratoriale il convegno si propone di offrire un’esperienza paradigmatica della formazione permanente dei sacerdoti che oggi si auspica essere svolta sempre più con uno stile partecipativo e sinodale. I lavori, che si svolgeranno presso l’Auditorium Conciliazione, sono articolati in cinque giornate dedicate ognuna ad una delle dimensioni indicate dalla rfis.
Il convegno intende soprattutto coinvolgere in maniera attiva e diretta tutti i partecipanti, esperti e incaricati della formazione, poiché tutte le sessioni prevedono, oltre all’ascolto delle relazioni, la suddivisione in piccoli gruppi linguistici, nei quali i facilitatori potranno guidare lo scambio di esperienze e le riflessioni sulle tematiche proposte, al fine di permettere a tutti i convegnisti un’autentica partecipazione in stile sinodale e una rappresentanza attiva. Tra gli obiettivi c’è quello di mettere in luce e condividere il bello, quanto di buono c’è nelle prassi pastorali in atto, i punti di forza, le urgenze e le sfide in ogni singolo contesto.
Si inizierà martedì 6 febbraio con la giornata dedicata alla formazione unica con le tematiche introduttive «Sacerdoti nel cambiamento d’epoca, in una Chiesa sinodale e missionaria». Dopo la preghiera iniziale e l’introduzione dei prefetti dei tre Dicasteri promotori, i cardinali Lazzaro You Heung-sik, Luis Antonio Gokim Tagle e Claudio Gugerotti, i convegnisti si trasferiranno nella basilica di San Pietro per la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, presso l’altare della Cattedra. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno all’Auditorium con uno schema che si ripeterà più volte nei giorni successivi: preghiera iniziale, introduzione alla sessione e un contributo video di parole pronunciate da Papa Francesco sul tema, seguito dagli interventi; quindi uno spazio per la riflessione personale, la presentazione di best practice, la condivisione in gruppi.
La seconda giornata, quella di mercoledì 7, è dedicata alla formazione integrale con le tematiche afferenti la dimensione umana, spirituale, intellettuale e pastorale; e in particolare «Ripartire dalla Sorgente: uomini di Dio e del Vangelo» e «Accompagnare: dimensioni e percorsi per una formazione integrale».
Giovedì 8 sarà la volta della formazione comunitaria con la tematica «Sentirsi a casa: vita del presbiterio e fraternità sacerdotale». Al mattino, in Aula Paolo vi il convegno avrà come culmine l’udienza con Papa Francesco. Dopo gli interventi del pomeriggio, La giornata si chiuderà con la proiezione del film Sacerdoce di Damien Boyer.
Venerdì 9 si affronteranno le tematiche inerenti la dimensione della formazione missionaria con interventi che tenteranno di mettere a fuoco come sperimentare nuove strategie pastorali: «Qualificare: attitudini e competenze per percorrere nuove vie nella pastorale». Nel tardo pomeriggio, nella basilica Lateranense, i convegnisti parteciperanno al concerto-meditazione sulla vocazione degli apostoli Pietro e Paolo, eseguito dal coro della diocesi di Roma e orchestra “Fideles et Amati”, diretti dal maestro monsignor Marco Frisina.
Al mattino di sabato 10 sono previsti un momento di sintesi «Voci dall’Aula», le conclusioni dei tre cardinali prefetti dei Dicasteri promotori e, a seguire, nella basilica Vaticana, la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale prefetto del Dicastero per il clero all’altare della Cattedra.