Un Altro Cristo che ha dato la vita: l’Amore vince sempre ogni paura

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«Un altro Cristo!»: l’ho sentito dire ieri in tivù da una donna che parlava di don Roberto Malgesini, ucciso da uno dei tanti che da anni amava e serviva con i fatti. Ripenso a Charles De Foucauld, e a tanti altri ancora. Alter Christus! Una volta si diceva così di tutti i preti, ma era anche un augurio. Stavolta è cronaca, e qui ieri editoriale e apertura: «Una vita donata». E sugli altri giornali? Su “Domani”, nuovo quotidiano, niente sulla carta… ma è ai suoi primi vagiti: starà imparando… Meno comprensibile l’assenza, e talora non solo dalle prime pagine su altri giornali, in particolare su quelli di Roma. Peggio qualche pagina, per esempio “Libero”, che trova modo di trattarne dando torto, e quasi irridendo, le illusioni di tanti e tante che in silenzio e con i fatti si mettono ogni giorno e ogni notte sulle orme di don Roberto, sapendo che poi sono sempre quelle di un “Altro”, e in loro quell’augurio diventa cronaca. C’è di più. Nei giorni scorsi mi aveva colpito su “La Lettura” del “Corsera” (13/9, pp. 3 e 4) una lunga pensosa riflessione con questo grande titolo: «Io ho paura». La paura, grande nemico della vita. Verità vissute da tanti, e spesso. Sensazione talora inevitabile, e penso a quando da piccolo per camminare al buio mi veniva spontaneo cantare, fino a nuova luce… La paura? Per puro caso sulla stessa pagina de “La Lettura”, in alto, trovo un titolino, «Sapere di Dio», ove Marco Ventura parla di chiese svedesi e preti in difficoltà. Per me quel titolino è un richiamo al Dio di Gesù Cristo, quello della vera “rivoluzione” che cambia tutto… quel Dio che è vita, certo, è luce, certo, e in fin dei conti è Amore. Quel Dio che ha formato la vita e anche la morte di don Roberto, a imitazione di quella del Figlio suo. Quel Dio, ripeto, che è Amore… E allora noi e Lui, paura e Amore? Sì! E sta scritto da sempre (I Gv. 4,18): «L’Amore caccia via la paura».