“The Mistery Man” offre la riproduzione dell’uomo della Sindone, un corpo in tutto simile a quello di un uomo, con le sue ferite, il volto tumefatto, i capelli intrisi di sangue. Le informazioni ricavate dalla Sindone di Torino e le nuove tecnologie hanno portato ad un risultato che finora non era mai stato realizzato.
Una figura iperrealista, con le sue sofferenze ma anche tutta la sua nudità. “Siamo pronti alle polemiche – replica il curatore – ma d’altronde ci furono anche quando fu svelata la Cappella Sistina di Michelangelo”.
La mostra ha aperto in una della città della Spagna, Salamanca, che con i riti della Settimana Santa ogni anno rievoca in maniera monumentale la Passione di Cristo.
“L’obiettivo – spiega Francisco Moya, Ceo di ArtiSplendore, la società che promuove l’evento – è che questa mostra diventi pellegrina, pellegrina non itinerante”, precisa, per arrivare anche a Torino, la città della Sindone, a Lisbona per la Giornata mondiale della gioventù del 2023, “e speriamo anche a Roma e in Vaticano per il Giubileo del 2025”.
“Abbiamo appoggiato questa iniziativa sin dal primo momento – ha sottolineato il vescovo di Salamanca, monsignor Jose Luis Retana Gozalo – ora i nostri occhi possono vedere davvero che cosa è stata la passione, la sofferenza di Cristo”. Il vescovo ammette che ci è voluto “coraggio” ad ospitare all’interno di una chiesa, la cattedrale della città, una figura così ‘cruda’, nella sua sofferenza e nella sua nudità. “Ma c’è bisogno di coraggio nella Chiesa per evangelizzare”, aggiunge. D’altronde “il Mistero si è fatto carne e questo corpo mostra alla gente che Dio si è fatto uomo ed ha sofferto per noi”, rimarca monsignor Retana Gozalo.
La mostra è un viaggio attraverso l’arte, l’archeologia e la scienza sulla Sacra Sindone che vengono mostrate per la prima volta insieme in questa esposizione di 600 metri quadrati. Viene riprodotta la storia della Sindone conservata a Torino ma anche alcuni oggetti del racconto dei Vangeli, dai trenta denari di Giuda alle fruste, dalle lance all’iconografia che ha rappresentato il volto e il corpo di Cristo nei secoli. Una sezione multimediale fa immergere, attraverso foto, luci e suoni, nelle immagini sacre che si sono susseguite nei secoli.
Carlos García Carbayo, sindaco di Salamanca, ha descritto The Mystery Man come “una grande mostra che avrà un’eco mondiale e che esce da Salamanca, è motivo di orgoglio per tutti noi”.
La mostra rimarrà infatti a Salamanca fino a dicembre per poi girare i cinque continenti. Tra le prime tappe previste in Spagna ci sarà la città di Malaga, altra città che come Salamanca ha una lunghissima tradizione nei riti della Settimana Santa. (ANSA).