“Roba da matti” è un altro epiteto che riserviamo a eventi che ci turbano o ci mettono in apprensione. In campo medico esistono persone che presentano una sofferenza sul livello percettivo (allucinazioni per lo più acustiche in cui sentono una voce che parla e commenta le loro azioni) o del ragionamento (con spunti deliranti in cui ritengono veri ragionamenti scorretti). Fortunatamente, le persone affette da questi disturbi, definiti psicotici sono poche (meno dell’1% della popolazione). Un secondo livello di disturbo mentale sono quelli dell’umore (depressioni, euforie fino alla mania) e dello stato emotivo psicosomatico (ansie) che, al contrario dei primi, sono molto diffusi (varie statistiche parlano di un 10% circa per i disturbi umore e 15-20% per quelli ansiosi).
Un terzo livello di disturbi più sfumato, difficile da diagnosticare e curare, include quelli di personalità. Una vecchia definizione li etichettava come coloro che soffrono e fanno soffrire gli altri. La personalità rappresenta il nostro modo di stare al mondo e di interfacciarci con gli altri. Qualcuno apprezza la solitudine, altri preferiscono i rapporti con tante persone, alcuni sono precisi, al limite della pignoleria, altri vivono bene nel caos. Per qualcuno, essere al centro dell’attenzione è essenziale, mentre altri preferiscono l’anonimato. La somma del nostro modo di comportarci e interagire diviene un tratto distintivo che viene definito come personalità. Si parla di disturbo solo quando aspetti normali divengono talmente ripetitivi e pervasivi da condizionare la nostra e l’altrui vita, provocando sofferenza diffusa.
Putin, per quello che se ne può intuire, non è affetto da alterazioni della percezione, del pensiero dell’umore o dello stato emotivo psicosomatico. Potremmo ipotizzare che sia portatore di un disturbo di personalità. A questo punto ci vengono in soccorso le biografie e le descrizioni dei grandi dittatori della storia. Molti di costoro presentavano aspetti di personalità narcisistica e paranoide, miscelate in modo peculiare.
Per chi volesse approfondire cito il libro: “Il dramma del bambino dotato” di A. Miller. Le caratteristiche narcisistiche le ho prima, sommariamente, descritte. I tratti della personalità paranoide sono: forte diffidenza e sospettosità, timore di essere ingannati e subire aggressioni, sofferenza e tendenza a contrattaccare con violenza e rabbia.
Il messaggio distruttivo che inviamo a un leader che possiede i tratti prima ipotizzati e che controlla un grande arsenale atomico è il seguente: siete poveri e bisognosi delle nostre tecnologie! Ciò potrebbe scatenare reazioni incontrollate. Se fosse vera questa ipotesi, meglio un confronto duro, ma rispettoso, piuttosto che provvedimenti umilianti.