Esce «L’esorcista del Papa» liberamente ispirato alle memorie di Padre Amorth: anche l’Associazione degli esorcisti è contro la pellicola. La vita dalla Democrazia Cristiana ai voti, diceva: «Giovanni Paolo II allontana il demonio»
«La mia fede non necessita di difesa» afferma con sicurezza Russell Crowe nel trailer de «L’esorcista del Papa» la pellicola in uscita il 13 aprile che lo vede vestire la tonaca di Padre Gabriele Amorth, il più famoso esorcista dell’epoca moderna morto nel 2016. Liberamente tratto dalle sue memorie «Un esorcista racconta» e «Nuovi racconti di un esorcista», il film, prendendosi molte licenze, racconta la vita del sacerdote modenese e si focalizza su un misteriosa cospirazione tenuta segreta per secoli con la complicità del Vaticano.
Il Vaticano e l’Associazione degli esorcisti contro il film
Vaticano che ha già preso le distanze dalla produzione hollywoodiana mentre l’Associazione Internazionale degli esorcisti (IAE) fondata nel 1991 e presieduta da Amorth fino alla fine della sua vita terrena, l’ha descritto come «Inaffidabile… puro cinema splatter». L’associazione ha affermato anche che la trama del film «pone dei dubbi inaccettabili su chi sia il vero nemico, il diavolo o il potere ecclesiastico».
L’associazione ha affermato anche che la trama del film «pone dei dubbi inaccettabili su chi sia il vero nemico, il diavolo o il potere ecclesiastico». E se Russell Crowe sullo schermo se la deve vedere con un caso di possessione alquanto ostico, Amorth in vita ha praticato oltre 60.000 esorcismi. «Il diavolo è sempre pronto a dar battaglia, ma in definitiva è destinato alla sconfitta. Il male non prevarrà» – diceva fermamente convinto padre Gabriele Amorth, il cui ottimismo e il cui umorismo non sono mai venuti meno.
La storia dell’esorcista più famoso dell’era moderna
Nato a Modena il 1° maggio 1925, don Gabriele entra nella congregazione dei paolini presso la Casa Madre di Alba il 25 agosto 1947, a 22 anni. Cinque anni prima, nell’estate del 1942 quando aveva solo 17 anni, un colloquio privato avuto con il fondatore della società di San Paolo don Giacomo Alberione, aveva rappresentato la sua personale «folgorazione». fondatore della Società di San Paolo, incontro che lo stravolge completamente. Nel frattempo, abbraccia la causa partigiana, scelta che gli vale una condanna a morte dalla quale scampa miracolosamente. Finita la guerra e terminati gli studi al liceo classico, entra nell’Azione Cattolica e poi nella Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) e consegue la laurea in giurisprudenza. Attivo politicamente, si dà da fare nella Democrazia Cristiana di Giulio Andreotti e Alcide De Gasperi, senza però mai intraprendere la carriera politica vera e propria perché la sua ferma volontà è sempre stata quella di prendere i voti, evento che si realizzerà il 24 gennaio del 1954.
La nomina «provvisoria» del cardinale Poletti
Diviene esorcista molto più tardi, nel 1986, come lui stesso racconta: «Ero in un’udienza privata dal Cardinale Poletti e il discorso andò a finire su padre Candido Amantini, esorcista passionista alla Scala Santa, che conoscevo personalmente. Il Cardinale mi disse delle sue preoccupazioni per la salute del padre e il desiderio che qualcuno lo aiutasse. Allora prese fuori un foglio di carta e si mise a scrivere la mia nomina provvisoria…». Da lì l’inizio di una battaglia senza tregua contro il maligno e tutte le sue molteplici forme di manifestazione, dalle più antiche alle più moderne, affermando sempre con coraggio che il primo maleficio compiuto dal diavolo è far credere che non esista. Ribadendo che le possessioni e gli esorcismi non sono «cose da Medioevo», retaggi di un cristianesimo tenebroso, ma purtroppo casi quotidiani di concreto dolore.
Padre Amorth e la battaglia per avere un esorcista in ogni Diocesi
Padre Amorth si è battuto per avere almeno un esorcista in ogni diocesi perché lamentava il fatto di averne troppo pochi in attività davanti al crescente numero di manifestazioni malefiche. In Emilia-Romagna sono poco più di una decina. «Satana attacca soprattutto il Papa – diceva – Il suo odio per il successore di Pietro è feroce. L’ho sperimentato nei miei esorcismi». Nel 2011 dichiarò che «Invocare Giovanni Paolo II è efficace contro il demonio» e la causa di questa dichiarazione gliela fornì il demonio stesso in uno dei loro duelli: «Ho chiesto al diavolo più di una volta: “Perché hai così paura di Giovanni Paolo II? E ho avuto due risposte diverse, entrambe interessanti. La prima: “perché ha disarmato i miei piani”. E penso che con questo intenda la caduta, il crollo del comunismo. La seconda: “perché mi ha strappato molti giovani dalle mani”».
Le polemiche con la Chiesa per l’uscita della pellicola
Sono tanti i giovani che, grazie a Giovanni Paolo II, si sono convertiti. Forse alcuni erano già cristiani ma non praticanti, e poi con Giovanni Paolo II sono tornati a praticare. Fervido credente e devoto alla Madonna, la più grande nemica del Maligno, si è sempre sentito protetto dalla Madre Celeste alla quale ha dedicato numerosi scritti, esponendosi anche in favore delle apparizioni di Medjugorje rispetto alla cautela espressa dalla Chiesa Cattolica. Il produttore del film Michael Patrick Kaczmarek aveva acquisito i diritti delle memorie di Amorth prima della morte dell’esorcista: «Sono stato in grado di convincerlo che, se avesse avuto l’opportunità di lavorare con me, avrei cercato di assicurarmi che la cattolicità fosse preservata nel film e che sarebbe stato rispettato come persona insieme alla Chiesa e suo ordine religioso». Promessa, a detta del Vaticano, non mantenuta.