Il Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità (2021-2024) è entrato in una nuova fase: dopo la fase diocesana e la fase delle Conferenze episcopali e delle Chiese orientali, si è entrati ieri nella cosiddetta “Tappa continentale”, con l’apertura dei lavori della parte europea.
A fare da scenario a questo importante appuntamento per la Chiesa mondiale è Praga, la capitale della Repubblica Ceca, dove da domenica fino al 9 febbraio prossimo si trovano riuniti, in presenza e per via telematica, circa 200 delegati delle varie conferenze episcopali europee e dove, a seguire, dal 9 al 12 febbraio proseguiranno i lavori solamente i 39 presidenti delle stesse Conferenze episcopali per provare a fare sintesi dei contenuti emersi nelle giornate in plenaria e redigere una sintesi che sarà inviata alla Segreteria generale del Sinodo.
L’onere o l’onore di “dare il là” alla nuova tappa sinodale è dunque spettato a Monsignor Jan Graubner, in qualità di “padrone di casa”. E lo ha fatto celebrando la Santa Messa domenica pomeriggio, durante la quale ha tratteggiato la situazione della Chiesa e dei cattolici in Europa, senza edulcorare una situazione che si presenta sempre più drammatica.
Facendo un diretto riferimento al Vangelo del giorno, nel quale i fedeli vengono invitati a essere «sale della terra» e «luce del mondo», il prelato – riporta InfoCatolica – ha affermato che «se dobbiamo concludere che noi, come Chiesa in Europa, non siamo una luce sufficiente per la società, allora dobbiamo umilmente ammettere che anche noi siamo tra coloro che hanno amato l’oscurità perché alcune delle nostre azioni sono state malvagie». Anzi, ha aggiunto Monsignor Graubner, spesso sono stati proprio gli stessi cattolici e consacrati ad aver dato scandalo con i propri atteggiamenti, contribuendo così non ad avvicinare i lontani a Cristo bensì allontanandoli, tanto che – ha chiosato – «l’unica conseguenza corretta in questa situazione è il rimpianto» e non bisogna stupirsi se tante persone in Europa «non hanno più bisogno della Chiesa».
I cattolici, dunque, devono farsi un esame di coscienza in prima persona e decidere, come direbbe sant’Ignazio di Loyola, la bandiera, il vessillo sotto il quale combattere. «Inizia a pensare in modo diverso», è il monito innalzato dal vescovo di Praga. «Smetti di pensare in categorie mondane e adotta il modo di pensare di Dio. Non imporre la tua visione, ma abbraccia la visione di Dio. […] Nessuna saggezza umana, astuzia o scusa ci aiuterà a uscire da questa situazione. E, naturalmente, non si dovrebbe cercare di conformarsi al mondo».
In tutto questo, tuttavia, anche alla luce delle risposte emerse durante le indagini effettuate sui fedeli in preparazione al Sinodo sulla sinodalità, un dato va tenuto in debita considerazione, in un’ottica di miglioramento: molti membri della Chiesa, infatti, sono carenti su quello che potremmo definire l’“abc” della fede. «Risulta che molte persone attive nella Chiesa», ha infatti affermato Graubner, «non conoscono né la Bibbia, né gli insegnamenti della Chiesa. È una cattiva testimonianza dell’operato dei responsabili della Chiesa. Perciò, ora è necessario ascoltare la voce di Dio e domandare: cosa ci dice Gesù, chi è stato colui che ha fondato la Chiesa?». (Fonte foto: Wikipedia)