Sarà don Mimmo Battaglia, arcivescovo Metropolita di Napoli, domenica 15 agosto, nella solennità dell’Assunzione di Maria Vergine al Cielo, a presiedere la celebrazione eucaristica in Duomo, alle ore 11. Intanto, l’Arcivescovo ha scritto e indirizzato una lettera ai sacerdoti della Diocesi, a ciascuno dei quali ha detto: «Grazie per tutto quanto sei e fai! Pensando a te, alla tua vita, ti vedo custodito nelle mani del Signore e vedo Lui sorriderti e guardarti con amore, guardare alla tua passione per l’umano, alla cura per la gente che ti è affidata, al tuo spenderti per essere discepolo, testimone, padre e fratello; ma lo vedo guardare con amore anche alle ferite che ti porti dentro, alle lacrime che versi in solitudine; lo vedo guardare, con tenerezza, la gioia e la fatica nel rinnovare ogni giorno il tuo SI a Lui. E Dio entra nel nostro cuore attraverso le ferite aperte della nostra umanità. Ci ama senza tener conto di dove siamo, di chi siamo e di che cosa stiamo facendo. E più siamo smarriti, più ci cercherà. E nel trovarci ci aiuterà a far fiorire la nostra umanità, realizzando in noi il capolavoro unico e irripetibile che è la nostra vita. Per questo ti penso mentre ti lasci plasmare, mentre collabori alla Sua opera d’artista. E nel pensarti il mio cuore è abitato dalla gratitudine per il tuo amore al Signore e a questa nostra Chiesa».
Il vescovo ha poi aggiunto: «Questi primi mesi sono trascorsi velocemente e non nascondo la mia gioia per questo nuovo tratto di strada che mi è stato chiesto di percorrere con te, con voi, ma anche la fatica di fronte a tante situazioni dolorose e difficili che mi trovo a dover affrontare e gestire. Sono però convinto che le asperità, le complessità e le sfide del nostro tempo e della nostra missione non devono scoraggiarci. Non devono scoraggiarci nemmeno i nostri ritardi, i fallimenti, l’incapacità di stare al passo con il palpitare di cuori che sognano piazze ripopolate di giovani, strade abitate dalla quotidianità condivisa, chiese aperte a tutti, soprattutto a coloro che si sentono lontani, coloro che hanno maggiormente bisogno del calore dell’ascolto e della benedizione».
Don Mimmo, infine, ha fatto presente: «Il 15 agosto, subito dopo la celebrazione in duomo, scenderò in Calabria per un po’ di riposo e rientrerò alla fine del mese. Mi ritaglierò del tempo per prendermi, ancora di più, cura della mia relazione con Lui, solo dinanzi all’Unico, per lasciarmi guardare ed accarezzare dal Signore della vita e della storia. Porterò con me questa nostra Chiesa, te e ciascuno dei tuoi confratelli. E ti chiedo di accompagnarmi con la tua preghiera affinché possa crescere sempre di più la comunione tra noi. Sarà un’occasione per far riposare anche “fratello corpo”, provato dai postumi del Covid e necessitante per questo di una pausa dai ritmi quotidiani. Ne approfitterò anche per dedicare un po’ di tempo alla mia famiglia e alla mia mamma in particolare: starò qualche giorno con lei che non vedo da un po’».