L’appello del cardinale Zuppi agli eletti: svolgere il mandato come «un’alta responsabilità». Preoccupazione per il crescente astensionismo. L’impegno della Chiesa per il bene comune
Richiamando le parole dei vescovi, il porporato ricorda che «l’agenda dei problemi del nostro Paese è fitta: le povertà in aumento costante e preoccupante, l’inverno demografico, la protezione degli anziani, i divari tra i territori, la transizione ecologica e la crisi energetica, la difesa dei posti di lavoro, soprattutto per i giovani, l’accoglienza, la tutela, la promozione e l’integrazione dei migranti, il superamento delle lungaggini burocratiche, le riforme dell’espressione democratica dello Stato e della legge elettorale». Un elenco, per quanto lungo, che rappresenta solo «alcune delle sfide che il Paese è chiamato ad affrontare fin da subito. Senza dimenticare che la guerra in corso e le sue pesanti conseguenze richiedono un impegno di tutti e in piena sintonia con l’Europa», aggiunge.
In questo contesto, alla Chiesa va il compito di «continuare a indicare, con severità se occorre, il bene comune e non l’interesse personale, la difesa dei diritti inviolabili della persona e della comunità», sono ancora le parole dei vescovi. Da parte sua, assicura il cardinale presidente, «nel rispetto delle dinamiche democratiche e nella distinzione dei ruoli, non farà mancare il proprio contributo per la promozione di una società più giusta e inclusiva».
27 settembre 2022