Mons. Tommaso Tridente
(N. 01/01/1931 + 30/03/2017)
Mons. Tommaso Tridente, deceduto giovedì 30 marzo 2017, aveva 87 anni di età e 63 di sacerdozio: era stato ordinato sacerdote nel 1954. Dal 1996 era membro dell’Istituto Gesù Sacerdote.
Tanti gli incarichi ricoperti da don Tommaso, fino a quando la salute glielo ha consentito: dal rettorato al Seminario Regionale, al parrocato prima al Sacro Cuore poi alla Cattedrale di Molfetta. Don Tommaso aveva anche accompagnato Mons. Salvucci al Concilio Vaticano II.
Vicario generale dagli anni di episcopato di Mons. Tonino Bello a Mons. Luigi Martella. In seguito alla morte di Mons. Bello fu Amministratore diocesano fino all’insediamento di Mons. Donato Negro.
Per tanti molfettesi che hanno praticato lo scoutismo è stato l’indimenticabile assistente spirituale che li ha guidati dall’infanzia all’adolescenza. Una vita dedicata a generazioni di giovani, sempre col suo sorriso, sempre con la sua parola per tutti. E non faceva mancare mai la sua presenza ai raduni annuali degli ex scout
In occasione del suo 60° anniversario di sacerdozio, mons. Mimmo Amato, lo ricordava con queste parole che evidenziamo perché esprimono molto bene l’animo, la dedizione, e il senso di responsabilità nei molteplici e delicati incarichi che mons. Tommaso ha svolto a servizio della Chiesa, onorando il suo sacerdozio e anche l’appartenenza all’Istituto Gesù Sacerdote: «È con grande gioia che la chiesa diocesana celebra il 60° anniversario di sacerdozio di Mons. Tommaso Tridente: col suo ministero presbiterale egli ha segnato la vita della chiesa locale lasciando un’impronta significativa nel tessuto pastorale della comunità. Qui voglio ricordare prima di tutto le qualità del pastore. Don Tommaso è stato parroco presso le comunità del S. Cuore di Gesù e della Cattedrale di Molfetta. Lì egli ha saputo accompagnare il popolo di Dio all’incontro con il Signore. Lo ha fatto con intelligenza pastorale attraverso quei sentieri indicati dal Concilio Vaticano II.
Il secondo tratto è quello del sacerdote educatore, e qui non può che farsi riferimento alla sua presenza nel Seminario Regionale, prima come vice-rettore e poi come Rettore. Generazioni di sacerdoti di tutta la regione Puglia si sono formati alla scuola di don Tommaso. Tanti sono gli attestati di stima, riconoscenza e affetto che ancora oggi i sacerdoti mostrano nei suoi confronti.
Infine, è da sottolineare il ministero di Vicario Generale che ha riscosso la fiducia degli ultimi tre vescovi della nostra Diocesi. Chiamato a questo compito delicato durante l’Episcopato del vescovo Tonino Bello, egli accompagnò la Diocesi nel delicato passaggio dopo la morte del venerato pastore, in qualità di Amministratore Diocesano. Mons. Negro e Mons. Martella, poi, hanno rinnovato a lui la fiducia confermandolo in questo incarico. Oggi don Tommaso raggiunge questo traguardo, che non è solo di carattere temporale. Il giubileo sacerdotale è il segno della fedeltà di Dio nei confronti del sacerdote, ma è anche la fedeltà del sacerdote a Dio e alla sua chiamata».
Come delegato dell’IGS ho avuto la grazia di incontrare mons. Tommaso più volte e ho ancora impresso nel mio animo il suo sorriso, la sua affabilità e la sua gratitudine al Signore. Sentiva gratitudine vivissima attribuendo al Signore il dono del suo temperamento e animo benevolo e positivo, ma sapeva riconoscere che la presenza di tante persone che gli avevano sempre espresso piena fiducia e i numerosi collaboratori incontrati nel suo lungo ministero avevano contribuito a forgiare il suo animo. Non tralasciava di ringraziare il Signore per la professione dei Consigli Evangelici nell’IGS perché aveva avuto modo di coltivare una spiritualità solida, essenziale, fondata su Cristo Parola ed Eucarestia, sotto la protezione di Maria, Regina degli Apostoli e di san Paolo grande apostolo, evangelizzatore e formatore di anime.