DON MARIO SERAFINI

Ricordiamoli

(N. 17/08/1926 a Falconara Alta + Ancona 15/06/2021)

Don Mario Serafini era nato nel 1926 da una famiglia di mezzadri, a Falconara Alta (AN), nella cui parrocchia della Visitazione della Beata Vergine Maria, era parroco don Vincenzo Radicioni, futuro vescovo di Ripatransone e Montalto.

Aveva deciso a sette anni di farsi prete. Un giorno, tornando dalla messa, si era messo a correre e poi, voltandosi verso la madre, le aveva detto candidamente “io voglio farmi prete”.

Nel 1937 entrò in seminario ad Ancona dopo le scuole elementari, dove frequentò i cinque anni delle scuole medie e del ginnasio, poi passò al Seminario regionale di Fano per il liceo e i quattro anni di teologia. Durante la guerra e il passaggio del fronte si trasferisce al seminario di Osimo (che il rettore don Ido Pieroni, tenne aperto anche durante il passaggio del fronte), per poter studiare e così non perdere l’anno.

Viene ordinato prete nel luglio del 1949. Inizialmente come prefetto, affiancando a Montesicuro, nella Villa del seminario, il rettore nella educazione dei seminaristi della diocesi di Ancona.

Dal 1950 al 1952 viene nominato viceparroco nella parrocchia Cristo Re di Numana in aiuto al parroco don Attilio Ramini.

Nel marzo del 1953 è nominato parroco nella parrocchia di Montesicuro e vi presta servizio per 60 anni. Quando si insedia trova una chiesa e una canonica fatiscenti che pazientemente ristruttura, chiedendo in prestito al padre i soldi della buonuscita da mezzadro per compiere l’opera. Il babbo e la mamma resteranno d’ora in poi con lui per i servizi alla casa e alla chiesa (sagrestia) assieme ad una zia. Il babbo seguirà anche la conduzione dei cinque poderi che la parrocchia possiede. Accolse in parrocchia don Giulio, anziano ex parroco di Candia, originario di Montesicuro, di cui si prese cura durante gli anni della vecchiaia. Dopo la morte dei genitori, accolse in casa la sorella che lo aiutò nella gestione della casa parrocchiale.

Nei circa 60 anni di permanenza a Montesicuro come parroco, ha svolto anche il servizio di vice-cancelliere, in Curia, dove si recava ogni mattina per le pratiche matrimoniali. Fu anche responsabile della POA (Pontificia opera di assistenza) cha ha aiutato tante famiglie povere nel dopoguerra. Tale incarico lo portò a visitare molte parrocchie delle Marche per assicurare la distribuzione degli aiuti. É stato a lungo assistente dell’Apostolato della Preghiera in Diocesi.

Nel 2013, a causa di un piccolo ictus, comprese che non era più il caso di portare avanti l’incarico di parroco. Negli ultimi anni è vissuto ad Ancona, a casa della nipote Simona, assistito in modo accurato e affettuoso dalla nipote e dalle sorelle.

Don Mario Serafini è stato sempre un prete buono: silenzioso ma molto attivo in molteplici e generose opere di carità, sempre affabile e disponibile per tutti. I parrocchiani lo ricordano con vivissimo affetto e gratitudine.

Dal 1995 apparteneva all’Istituto Gesù Sacerdote, voluto dal Beato don Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina. La professione dei Consigli Evangelici nella spiritualità paolina senz’altro lo ha aiutato ad interiorizzare, custodire e manifestare gli atteggiamenti pastorali fecondi di bene che hanno caratterizzato tutta la sua vita, molto apprezzati da tutti. Lui stesso, in una visita fraterna, aveva espresso vivissima gratitudine per don Alberione, don Lamera, i presbiteri IGS delle Marche e la spiritualità paolina incentrata sulla Parola, sull’Eucarestia, la sana devozione alla Regina degli Apostoli e sullo zelo apostolico di san Paolo. D’altra parte san Paolo è l’Apostolo della carità e della piena dedizione per annunciare e portare Cristo a tutti gli uomini con tutti i mezzi.

Caro don Mario grazie di cuore per la tua vivissima testimonianza che hai saputo testimoniare di prete buono e fedele: prega per tutti noi, perché il Signore continui a benedirci…