DON IRIO GIULIANI
(N. 17/03/1930 A Barbara (PU) + Senigallia 16/12/2023)
Evidenziamo una parte dell’Omelia del Vescovo di Senigallia nella celebrazione del suo funerale, perché esprime bene lo stile di vita dignitoso, umile e tenace di don Irio, oltre il suo grande zelo apostolico nei suoi 69 anni di Ministero nelle parrocchie di Barbara e Monte Porzio (in quest’ultima per ben 35 anni): “Per don Irio il tempo dell’attesa del Signore che viene nella sua gloria, il tempo di una lunga esistenza, 93 anni, si è concluso. Anche il compito che il “padrone della messe” gli aveva assegnato è giunto al termine. Un ministero sacerdotale lungo 69 anni che, come scrive don Irio nel suo testamento «ho cercato di vivere con tutte le mie forze e con il cuore, pur nei tanti limiti che mi riconosco». E quando, dopo 35 anni di servizio come parroco a Monteporzio, si è ritirato presso l’ “Opera Pia Mastai”, scrive sempre nel testamento, quella «dolorosa decisione di lasciare la parrocchia per ragioni di salute l’offro al Signore». Una sofferenza che non ha inaridito il suo cuore né spento il suo zelo, se ha scritto ancora nel testamento: «Ringrazio tanto il Signore per la salute riacquistata prima del previsto e anche della gioia di servire tutte le parrocchie e i sacerdoti che me lo chiedono, senza alcuna prepotenza e in particolare all’ospedale e in soccorso ai confratelli anziani e malati».
Don Irio ci lascia l’esempio di un ministero che, anche nelle situazioni più problematiche e sofferte, ha conservato il desiderio di servire il Signore, di prestare attenzione alle persone, soprattutto a quelle maggiormente in difficoltà.
Don Irio, ora che per te si compie il tuo “dies natalis” e che prendi parte alla gioia del Signore per il tuo lungo e fedele servizio, accompagna i pastori della nostra Chiesa di Senigallia, perché il nostro ministero non si lasci svilire dalle difficoltà, personali e epocali, ma conservi lo slancio e la determinazione dei servi che attendono con fiducia la venuta del Signore risorto, per sedersi a tavola con lui e da lui ricevere in dono la vita nuova, quella che conformerà la nostra fragile persona a Gesù, il Signore risorto.
Molto significative le testimonianze del sindaco di Barbara: “Oggi le nostre campane hanno suonato per salutare il nostro carissimo Don Irio: un altro importantissimo tassello della nostra storia paesana che ci ha lasciato. Tante generazioni di giovani degli anni ‘60 sono cresciute con i suoi insegnamenti e il suo esempio”.
Don Irio era stato ordinato sacerdote il 3 aprile del 1954 a Senigallia. Dopo la responsabilità pastorale nella parrocchia di Monte Porzio per tanti anni, per motivi di salute aveva lasciato l’attività pastorale diretta, risiedeva da tempo all’Opera Pia ‘Mastai – Ferretti’. Ma per quanto gli era stato possibile si è reso disponibile per dare una mano in diverse parrocchie, soprattutto per la celebrazione della Messa ed i colloqui spirituali.
Dal 1980 apparteneva all’Istituto Gesù Sacerdote, voluto dal Beato don Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina. La professione dei Consigli Evangelici nella spiritualità paolina senz’altro lo ha aiutato ad interiorizzare, custodire e manifestare gli atteggiamenti pastorali fecondi di bene che hanno caratterizzato tutta la sua vita, molto apprezzati da tutti. Lui stesso, in un ritiro, aveva espresso vivissima gratitudine per don Alberione, don Lamera, i presbiteri IGS di Fano e Ancona, per la spiritualità paolina incentrata sulla Parola, sull’Eucarestia, la sana devozione alla Regina degli Apostoli e sullo zelo apostolico di san Paolo. D’altra parte san Paolo è l’Apostolo della carità e della piena dedizione per annunciare e portare Cristo a tutti gli uomini con tutti i mezzi.
Caro don Irio grazie di cuore per la tua vivissima testimonianza che hai saputo testimoniare di prete buono e fedele e anche molto spiritoso: sapeva rendere molto gioviali e distesi i vari Incontri dei preti dell’IGS. Ora prega per tutti noi, perché il Signore continui a benedirci…