DON IGNAZIO CABIDDU
(n. a Gesturi 30/07/1928 + Samugheo 29/04/2022)
Originario di Gesturi, classe 1928, era stato ordinato Presbitero a Genoni il 13 luglio 1952 da S.E. mons. Sebastiano Fraghì.
Appena ordinato, nel 1952, fu inviato viceparroco a Samugheo dove rimase sino al 1954 quando fu nominato parroco di Allai.
Nel 1956 da Allai fu trasferito a Narbolia.
Due anni e poi la nomina, nel 1958, a parroco di San Vero Milis dove esercitò il suo ministero sino al 1980.
Trasferito a Busachi nel 1980: fu parroco sino al 1994.
Poi l’ultima parrocchia, Silì, dal 1994 al 2009 quando si ritirò a vita privata.
Ultimamente risiedeva nella Casa di Riposo di Samugheo.
L’arcivescovo mons. Roberto Carboni, unitamente agli arcivescovi emeriti mons. Pier Giuliano Tiddia e mons. Ignazio Sanna e all’intero Presbiterio Arborense, profondamente commossi e vicini al dolore dei familiari, hanno elevato a Dio, Padre di Misericordia, la preghiera di suffragio per il caro confratello e ricordandone con sincera gratitudine il fedele e generoso ministero, implorano per la sua anima il dono della pace eterna.
Infatti per evidenziare il fecondo ministero di don Ignazio e la ricca testimonianza di uno stile di vita genuinamente evangelico e paolino, ritengo opportuno fare riferimento ad alcune passaggi dell’Omelia funebre di mons. Roberto Carboni, vescovo di Oristano.
“Nel ricordare il grande bene svolto da don Ignazio, non possiamo fare a meno di ricordarci di quella parola di Gesù che dice che la Lucerna si accende sempre perché faccia luce a quelli della casa. Ecco don Ignazio ha permesso al Signore di accendere la Lucerna che è stata la sua stessa vita sacerdotale e illuminare con la sua presenza il suo servizio, la sua parola le varie comunità che ha servito con dedizione, ricevendone stima e vivissima gratitudine…Voglio anche ricordare l’attenzione per le vocazioni di Don Ignazio: grande è stato il suo impegno per seguire i giovani e nella nostra diocesi; vi sono sacerdoti che sono stati Accompagnati da lui nel cammino verso l’Ordinazione… dalla vita di questo fratello sacerdote emerge la grande fiducia nel Signore il quale ben ci conosce nei nostri limiti e le ricchezze del nostro cuore…”.
Don Ignazio Cabiddu fin dal 1969 aveva professato i Consigli Evangelici nell’Istituto Gesù Sacerdote voluto dal Beato don Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina. E’ stato uno dei primi della Sardegna: tre anni fa abbiamo festeggiato il 50 anniversario della sua professione nell’Istituto.
Ha testimoniato sempre vivissima gratitudine per quanto riceveva di bene dalla solida spiritualità paolina, soprattutto per l’insistenza sulla comunione mistica apostolica con Cristo (Parola ed Eucarestia) e per la vivissima devozione a Maria, Regina degli Apostoli, tanto inculcata dagli animatori paolini dell’Istituto, soprattutto da don Stefano Lamera.
Aveva un grande senso di appartenenza all’Istituto, a tutta la Famiglia Paolina e in modo particolare all’Associazione Ancillae Domini, con numerose presenze in Sardegna. Per tanti anni ha saputo assicurare loro una saggia animazione.
Finché le forze fisiche lo hanno sostenuto non è mai mancato di partecipare ai vari Incontri programmati dall’IGS (Ritiri, Esercizi, Convegni…): sapeva favorire un clima di serenità, e vivace fraternità a motivo anche della sua ricca carica umana che sapeva manifestare con semplicità di cuore e giovialità.
Esaudisci con bontà,
o Signore,
le preghiere che ti rivolgiamo
per l’anima del tuo servo
Ignazio, sacerdote,
che nel tuo nome
ha fedelmente
esercitato il ministero:
possa ora allietarsi in eterno
nella comunione
con i tuoi santi.
Per Cristo nostro Signore.