DON FAUSTO LANFRANCHI

Ricordiamoli

  DON FAUSTO LANFRANCHI

(N. a Coriano il 31 maggio 1926  + Rimini 13 marzo 2023)

Nella serata di lunedì 13 marzo è deceduto, all’età di quasi 97 anni, mons. Fausto Lanfranchi, Canonico preposto della Cattedrale e vice postulatore della causa di beatificazione di Alberto Marvelli, e delle cause di beatificazione di Carla Ronci e Sandra Sabattini, oltre che vice postulatore della causa di beatificazione don Oreste Benzi.

Nato a Coriano il 31 maggio 1926, Fausto Lanfranchi si è laureato in lettere e filosofia presso l’Università di Bologna. Dopo alcuni anni di insegnamento, è entrato nel Seminario Diocesano di Rimini ed è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1959 per imposizione delle mani del Vescovo Emilio Biancheri.
Nel corso del suo lungo e fecondo servizio pastorale, mons. Fausto ha ricoperto il ruolo di Vicario generale della Diocesi sotto due vescovi, il Vescovo Biancheri e il Vescovo Locatelli. Per un periodo è stato anche rettore del seminario diocesano di Rimini, e parroco a San Domenico Savio di Rimini (più conosciuta come Padulli).

Ha conosciuto personalmente Alberto Marvelli: legato a lui da sincera amicizia, ne ha condiviso gli ideali e l’impegno laicale nelle sue molteplici iniziative. Mons. Lanfranchi ha seguito la causa di beatificazione dell’«ingegnere della carità», fino a diventarne il biografo ufficiale. Su Marvelli e Carla Ronci, mons. Lanfranchi ha scritto decine di libri e saggi:
Tra gli altri: Alberto Marvelli, ingegnere manovale della carità (Paoline, 1996); In preghiera con Alberto Marvelli (ilPonte Rimini, 1999); Carla Ronci. Una ragazza romagnola testimone del Vangelo (Paoline, 2000); Carla Ronci. La vita è meravigliosa (ilPonte Rimini, 2009).

Ha ideato e diretto il Centro di Documentazione Alberto Marvelli e l’Archivio Storico relativo al beato riminese. Per anni è stato anche l’anima del periodico “Amici di Alberto e Carla”, ancora oggi pubblicato da ilPonte, con centinaia e centinaia di abbonati.

Spirito mite e uomo del dialogo, don Fausto era facilmente individuabile in giro per Rimini in sella alla sua fidata bicicletta (fino a quando gli è stato possibile) e a piedi.

“Mons. Lanfranchi è stato una figura di grande rilievo per la nostra Chiesa riminese, sia come Rettore del Seminario sia come Vicario Generale e postulatore della Causa di Alberto Marvelli. – lo ricorda il Vicario generale della Diocesi, don Maurizio Fabbri

Ritengo opportuno evidenziare per intero la testimonianza di un suo fedelissimo collaboratore Nino Luzio che ha comunicato al termine del funerale, perché risulta molto significativa per lodare il Signore per il dono della figura do don Fausto Lanfranchi per la Chiesa, la Diocesi di Rimini e per l’Istituto Gesù Sacerdote di cui faceva parte con vivo senso di appartenenza.

Ho conosciuto don Fausto, come preferiva farsi chiamare, nel 1983 quando è stato nominato Parroco della mia Parrocchia  di San Domenico Savio, Via Villagrande 35 Rimini (Padulli) e l’ho seguito come collaboratore ed amico da allora fino agli ultimi istanti della sua vita.

Dapprima consigliandolo e seguendolo in tutte le attività parrocchiali, poi dal 2008 come collaboratore al Centro di Documentazione A. Marvelli.

Innanzitutto occorre fare una premessa. Don Fausto per circa 30 anni ha fatto parte dell’Istituto Gesù Sacerdote, un Istituto paolino di vita secolare consacrata, nato dal cuore del Beato Giacomo Alberione, a cui appartengono i Presbiteri, Vescovi e Cardinali che si propongono come ideale la santità della vita sacerdotale e come missione specifica l’annuncio di Cristo Maestro, Via Verità e Vita.

Quindi Don Fausto non era solo un Sacerdote ma un consacrato con i voti di castità, povertà e obbedienza e speciale promessa di fedeltà al Papa nella spiritualità paolina.

 Il voto della castità libera dalla schiavitù dei sensi, quello della povertà dalla tirannia del denaro, quello dell’obbedienza dalla tirannia dell’orgoglio e dell’affermazione del proprio ego.

Forte di questa consacrazione, nonostante l’età non proprio giovane, è stato ex novo in grado di guidare una parrocchia spendendosi al massimo.

Aveva una mentalità aperta, accogliente e giovane. Infatti nel 1994 accolto nella canonica 4 profughi albanesi, sbarcati a Bari e giunti casualmente in Parrocchia, ospitandoli, facendoli studiare e avviandoli al lavoro.

Durante i suoi 18 anni di presbitero sono fiorite e si sono sviluppate in parrocchia tante realtà:

per esempio la comunità scout, il gruppo famiglia e si sono svolte tante attività complementari  ( ludiche, sportive, la Legio Mariae , il carnevale) che hanno coinvolto genitori e ragazzi .

Dal 2008, come neo pensionato, sono stato chiamato a collaborare con  lui al Centro di Documentazione Alberto Marvelli, nell’ambito del quale don Fausto rivestiva il ruolo di Vice-Postulatore per la causa di canonizzazione di Alberto Marvelli ( beatificato il 4 settembre 2004), della venerabile Carla Ronci , di Sandra Sabattini (beatificata il  26 ottobre 2021) e del Servo di Dio Don Oreste.

Per me sono stati 11 anni di collaborazione gomito a gomito, nei quali Don Fausto ha speso, nonostante l’età, tutte le sue energie per far conoscere in tutto il mondo le figure di A. Marvelli e Carla Ronci, Sandra Sabattini , fino a quando le forze glielo hanno permesso, ovvero oltre i 90 anni.

Non chiediamo al Signore perché ce lo ha tolto, ma lo ringraziamo per avercelo donato.

Loretta e Nino Luzio