DON ANTONIO MARIA TOZZI
(n. a S. Gregorio Magno il 27/05/1929 + S. Gregorio Magno 02/05/2020)
“Con la morte di don Antonio va via un pezzo di storia e una colonna portante della nostra comunità”. Lo ricorda così, il primo cittadino di San Gregorio Magno, Nicola Padula, don Antonio Maria Tozzi, sacerdote 90enne della cittadina gregoriana.
Nei suoi numerosi e delicati incarichi, ultimo Vicario Generale della ex Diocesi di Campagna, Padre spirituale al Seminario Regionale, Parroco a Caggiano, a Palomonte e per tantissimi anni a S. Gregorio Magno. Fino al 2012 quando poi, giunto alla pensione, ha affiancato nelle celebrazioni religiose l’attuale giovane parroco della cittadina.
Studioso, attivo nel volontariato e punto di riferimento per sacerdoti e giovani laici salernitani, Monsignor Tozzi è stato un punto di riferimento ha sempre mostrato, quale autentico e premuroso pastore, obbedienza e dedizione pastorale, edificando tutti per il suo amore a Gesù Cristo Divino Maestro Via, Verità e Vita e a Maria, Regtina degli Apostoli.
Braccio destro dei vescovi salernitani, punto di riferimento dei seminaristi, dei sacerdoti, delle suore e delle popolazioni del cratere salernitano dove ha svolto il suo ministero sacerdotale tra Caggiano, Palomonte e San Gregorio Magno, don Antonio si è spento tra l’amore e le preghiere della sua famiglia.
“Un uomo di grande cultura, mite e pacato-ricorda ancora il sindaco di San Gregorio Magno- don Antonio Tozzi faceva del bene alla gente senza clamore e senza mai distogliere l’attenzione ai problemi e alle istanze dei giovani ai quali è sempre stavo vicino”.
Esempio di fede e di carità, don Antonio, sostenne la popolazione gregoriana anche durante il sisma del’1980 quando, insieme ad altri sopravvissuti, mise in salvo centinaia di persone rimaste incastrate tra le macerie di quel che restava delle abitazioni crollate sotto la furia del terremoto.
Promotore di numerose iniziative culturali, don Antonio Tozzi fu anche il fondatore del gruppo folklorico gregoriano. Iniziative culturali che accompagnò con incessanti ricerche storiche e religiose sulla cittadina gregoriana.
“Lo ricorderemo–spiega il sindaco Padula–anche per il suo impegno nella continua opera di ricerca storica e una rigorosa attenzione alle procedure e all’ordine degli archivi.
Tra i tanti messaggi di ricordo c’è quello dell’ex giovane parroco di Buccino, Gerardo Volpe, che scrive- “Caro don Antonio, grazie perché sei sempre stato nella mia vita senza mai giudicarmi. Grazie per tutte le volte che hai chiesto di me con discrezione e prudenza. Grazie per tutte le telefonate che mi hai fatto sempre, soprattutto negli anni difficili della mia vita- il riferimento è al periodo in cui Volpe lasciò l’abito talare. -Non dimenticherò mai-aggiunge l’ex sacerdote- le parole che mi rivolgevi sempre al termine di ogni nostro colloquio in dialetto gregoriano “Ncssarii ca stai buon!”. Buon viaggio don Antonio-conclude Volpe-prega per la tua città e per tutti noi. Ti vogliamo bene”.
Era un uomo buono, disponibile, pacato, che ha dedicato la sua vita al prossimo, esempio per tanti gregoriani. “Il nostro era un rapporto forte fatto di amicizia e stima reciproca – ha dichiarato don Roberto Piemonte, attuale parroco di San Gregorio Magno – un legame non sempre usuale tra preti di età diverse. Abbiamo collaborato e don Antonio ha continuato il suo servizio prodigandosi sempre per tutti”.
Come un po’ tutti i sacerdoti appartenenti all’Istituto Gesù Sacerdote (don Antonio vi faceva parte già dal 1993) manifestava vivissima gratitudine per aver ricevuto il dono di professare i Consigli Evangelici di povertà, castità e obbedienza nella grande Famiglia Paolina, fondata dal Beato don Alberione con la stimolante e arricchente proposta della spiritualità di san Paolo. Attribuiva anche alla spiritualità paolina e ai molteplici apostolati inculcati da don Alberione il suo interesse per vari ambiti della cultura e per la sua straordinaria generosità in molteplici attività apostoliche.
E’ significativo il suo vivo senso di appartenenza all’IGS: finché la salute glielo ha permesso, fino a qualche mese fa anche se con salute precaria non è mai mancato agli incontri programmati dall’IGS (Esercizi, Ritiri, Convegni…) e sempre con puntualità: e dato che non guidava si faceva accompagnare o prendeva i mezzi pubblici, affrontando spesso molteplici sacrifici.
Caro don Antonio, a nome dei preti IGS della Campania, ma anche d’Italia ti ringrazio fraternamente per la testimonianza di gioia, mitezza, fedeltà al ministero e per la tua partecipazione alla vita dell’Istituto Gesù Sacerdote, soprattutto con la preghiera e l’offerta della tua coerente vita sacerdotale. Prega per noi per i preti dell’IGS perché sappiano manifestare sempre gioia, mitezza e zelo apostolico, valorizzando tutti i mezzi più celeri, per portare salvezza delle anime… (don Emilio, Responsabile nazionale IGS)