MONS. GERARDO PIERRO

Ricordiamoli

MONS. GERARDO PIERRO

(n. a Mercato San Severino 26/04/35 + a Salerno 24/02/2025)

Mons Gerardo Pierro ci ha lasciato alla soglia dei 90 anni.

Dopo aver studiato al Seminario arcivescovile di Salerno e al Pontificio Seminario Regionale della stessa città, fu ordinato presbitero il 21 dicembre 1957 da Demetrio Moscato, arcivescovo di Salerno.

Il 14 agosto 1960 fu nominato parroco della Parrocchia di san Nicola di Bari a Coperchia, frazione di Pellezzano, dove rimase fino al 6 settembre 1981 quando divenne vescovo di Tursi-Lagonegro.

Il 18 novembre 1974 conseguì la laurea in Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica “San Luigi” di Posillipo a Napoli. Insegnò poi religione presso il Liceo scientifico “G. Da Procida” di Salerno e dogmatica nel Seminario Pontificio di Salerno e all’Istituto di Scienze Religiose.

Fu presidente diocesano della Unione Apostolica del Clero, vice delegato regionale, consigliere nazionale della stessa Unione, membro della Commissione presbiterale campana e del Consiglio presbiterale diocesano.

Il 26 giugno 1981 fu nominato Vescovo di Tursi-Lagonegro, ricevendo la consacrazione episcopale dal cardinale Sebastiano Baggio il successivo 2 agosto nella Cattedrale di Salerno.

Il 28 febbraio 1987 fu eletto Vescovo di Avellino.

Il 25 maggio 1992 fu promosso Arcivescovo Metropolita di Salerno-Campagna-Acerno

Durante il suo ministero episcopale si prodigò per dare alla metropolia di Salerno-Campagna-Acerno un nuovo Seminario. Incoraggiato da papa Giovanni Paolo II. La struttura nacque in località Sant’Antonio di Pontecagnano Faiano, alle porte di Salerno sud, e strutturata per accogliere al suo interno anche una casa riposo per sacerdoti anziani; l’inaugurazione avvenne il 4 settembre 1999 ad opera dello stesso papa Giovanni Paolo II che giunse dal Vaticano in elicottero e fu accolto dal cardinale Michele Giordano, arcivescovo di Napoli e presidente della Conferenza Episcopale Campana, dall’arcivescovo Gerardo Pierro e da altri prelati, autorità civili e militari. Il seminario metropolitano di Pontecagnano Faiano fin dall’inaugurazione venne dedicato a Giovanni Paolo II.

“Tutta la Chiesa salernitana – ha detto l’arcivescovo attuale della diocesi, monsignor Andrea Bellandi – ricorda con affetto e gratitudine questo suo figlio che ha molto contribuito per la crescita della fede, della pastorale e anche della società civile a Salerno”.

Cordoglio anche da parte del sindaco Vincenzo Napoli. “Esprimo il cordoglio mio personale, della Civica Amministrazione e della cittadinanza tutta per la morte di mons. Gerardo Pierro, Arcivescovo Emerito di Salerno. La nostra comunità rivolge commossa l’estremo saluto a un Arcivescovo amatissimo per la sua carica spirituale, la profonda umanità, il costante impegno solidale.  È stato per diciotto anni un Arcivescovo tra la gente e per la gente ed ha contribuito notevolmente alla crescita morale e civile della città e dell’intera Arcidiocesi affidata alla sua guida pastorale. Ricordo le tante iniziative svolte con il Comune di Salerno: la realizzazione dei sagrati con il sindaco De Luca, di centri di aggregazione sociale e culturale, di iniziative al servizio di poveri ed emarginati. Ricordo l’edificazione del Seminario Metropolitano Giovanni Paolo II inaugurato dal Papa Santo. Nell’ora dolorosa del commiato terreno lo ringraziamo con tutto il cuore per la sua vita spesa a favore del prossimo e abbracciamo tutti i familiari, amici e confratelli”

Già dal 1982 aveva professato i Consigli Evangelici nell’Istituto Gesù Sacerdote, voluto dal Beato don Giacomo Alberione, fondatore di tutti gli Istituti della Famiglia Paolina. Finché ha avuto salute ha sempre manifestato vivo senso di appartenenza all’Istituto e la sua profonda gratitudine per la spiritualità paolina, per il dono che la Chiesa ha ricevuto con la preziosa missione paolina di valorizzare tutto ciò che è autenticamente umano. E soprattutto di rimettere la Parola di Dio e l’Eucarestia a fondamento della fede e rinnovamento della Chiesa e della Società: portare il Vangelo a tutti con tutti i mezzi più celeri ed efficaci.